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LAZZARETTO
Il Lazzaretto fu costruito agli inizi del sec. XIX per iniziativa del tenente generale Giovan Battista Fardella. Sorge sull’isola di Sant’Antonio, oggi unita alla terraferma, dove nella prima metà del sec. XIII venne edificata la Chiesa di Sant’Antonio del Mare, che aveva la funzione di ospitare gli equipaggi delle barche sospette, presunti portatori di epidemie, per il periodo di quarantena.
Occupa la superficie dell’intero isolotto, in posizione di testata del lungo viale di accesso, rappresentando insieme alla Colombaia, al Villino Nasi ed alla Torre di Ligny uno dei principali riferimenti visivi della città. Nella prima metà del XIII secolo viene costruita la chiesa di Sant’Antonio, da cui il Lazzaretto prende il nome: lì passeranno la quarantena le barche sospette di essere portatrici di epidemie. Nel 1624 viene costruito un ospedale per curare le persone sospette di essere infette dell’epidemia di peste che in quell’anno colpisce la città. Il Lazzaretto sarà poi oggetto di varie trasformazioni nel tempo. Attualmente si presenta a forma di grande esedra, con una vasta corte al centro; le ali laterali sono divise da pareti disposte trasversalmente in nove scomparti isolati tra loro. Al centro del cortile si eleva una palazzina destinata originariamente agli uffici e alle visite mediche, poi diventata sede di una stazione di trasmissioni radio.
Numero tappa | 33 |