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CHIESA DI SAN GIULIANO
La chiesa dà il nome alla città dall'epoca normanna fino al 1936, quando "Monte San Giuliano" riprende l'originaria denominazione di "Erice". Posta in un piano più elevato rispetto al centro abitato, essa domina la piazza omonima antistante, ed il suo magnifico campanile ottocentesco, con la sua particolare cupoletta, è visibile da molti punti del paese. La chiesa, riconducibile agli inizi del XVII secolo, viene eretta nello stesso sito dove sorgeva, dall'anno 1080, la primigenia Chiesa di San Giuliano, in stile gotico e di piccole dimensioni. Alla fine del XVIII secolo, il parroco Gaspare Angelo dà incarico di abbellire la chiesa rialzando la volta della navata centrale e costruendo una nuova cupola nel cappellone; il palermitano Pietro dell'Orto la adorna con mirabili stucchi. Nel 1852 viene completamente restaurata e gli altari in legno vengono dipinti e "dorati". Al centro del pulpito c'è la statua di Sant'Alberto degli Abati, probabilmente ericino, opera di Giovanni Travaglia, scolpita nel 1639. San Giuliano è una delle quattro chiese parrocchiali ericine, chiusa al culto intorno al 1927 per il crollo della volta della navata centrale, fu ricostruita e ampliata. Recentemente è stata oggetto di lavori di consolidamento e restauro generale. È una chiesa molto importante non solo per il culto di San Giuliano Ospedaliero bensì perché sotto le sue arcate, in epoca medievale, era solita riunirsi la popolazione per discutere e decidere su questioni urgenti e importanti. Parroci colti e generosi, quale don Giuseppe Grimaldi principe dell'Accademia dei Difficili, arricchiscono la chiesa di arredi sacri. Diverse eredità e ricche elemosine consentono di celebrare solennemente le festività più importanti nonché di svolgere nell'interno della chiesa sacre rappresentazioni e concerti.
Localita' | Erice |
Numero tappa | 6 |