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CHIESA DI SAN CATALDO
E’ una delle chiese più antiche di Erice. Sin dal 1339 si ha notizia di una precedente chiesa più piccola che sorgeva sul sito dell'attuale: era in stile gotico ed a tre navate. Poiché minacciava di andare in rovina, nel 1740 il parroco Andrea Scuderi la fece demolire e ricostruire, finché fu riaperta al culto nel 1786.
La chiesa conserva opere di valenti artisti: una tavola ad olio raffigurante Santo Stefano, opera di Andrea Carrera, ed una statua in stucco di San Cataldo, opera di Federico Siracusa. San Cataldo fu vescovo vissuto nel VII secolo in Irlanda, era venerato dai Normanni, perciò probabilmente il suo culto giunse ad Erice per loro mezzo.Di particolare interesse è un crocifisso in legno di epoca ed autore ignoti al quale sono attribuite virtù taumaturgiche; notevole inoltre un'acquasantiera in marmo bianco finemente ornata che porta scolpito lo stemma degli Aragona.
A pianta rettangolare, la chiesa si affaccia sulla piazza San Cataldo: una gradinata accompagna al livello della porta dell'ingresso principale, decorata da un semplice portale in conci di tufo sovrastato da una finestra che porta luce all'interno. Il portale d'ingresso laterale, inaspettatamente più decorato rispetto a quello principale, reca le insegne vescovili del santo patrono ed è sovrastato da un'opera incompleta formata da quattro pilastri che sorreggono le campane.
Quattro cappelle si aprono nello spessore laterale dell'unica navata, incorniciate da quattro archi a tutto sesto.
Lontana dal gusto settecentesco provinciale tipico del tempo e priva di gratuiti decorativismi, la chiesa ha un'immagine sobria e quasi severa, dove prevale in generale il disegno architettonico piuttosto che l'aspetto decorativo. Anche l'abside mantiene questo rigore architettonico, mentre racchiude in una pregevole architettura in legno, opera di Carmelo Peraino, una statua in stucco di Nostra Signora della Stella, opera di Orazio Ferrari.
Localita' | Erice |
Numero tappa | 23 |