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Buseto Palizzolo
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Il casale Busith, toponimo di origine araba, per la sua particolare posizione topografica, isolata e centrale nell’agro-ericino, ha assunto nei secoli una propria identità: prima dal punto di vista economico, con numerose aziende tra le quali una di produzione di biciclette di rilievo internazionale; poi sotto il profilo urbanistico-residenziale, caratterizzandosi come una vera a propria città giardino. La memoria storica trova un luogo di evocazione e di riflessione nel Museo della Civiltà locale, testimonianza viva di antiche tradizioni fondate sulla cultura del lavoro contadino. Il suo territorio, ricco di vecchi bagli, ospita un raro esempio di bosco mediterraneo: il bosco di Scorace (o Arcudaci), in cui si trovano rare varietà di funghi, succulenti corbezzoli e querce da sughero con un ricco corteggio floristico.
Il casale Busith, toponimo di origine araba, per la sua particolare posizione topografica, isolata e centrale nell’agro-ericino, ha assunto nei secoli una propria identità: prima dal punto di vista economico, con numerose aziende tra le quali una di produzione di biciclette di rilievo internazionale; poi sotto il profilo urbanistico-residenziale, caratterizzandosi come una vera a propria città giardino. La memoria storica trova un luogo di evocazione e di riflessione nel Museo della Civiltà locale, testimonianza viva di antiche tradizioni fondate sulla cultura del lavoro contadino. Il suo territorio, ricco di vecchi bagli, ospita un raro esempio di bosco mediterraneo: il bosco di Scorace (o Arcudaci), in cui si trovano rare varietà di funghi, succulenti corbezzoli e querce da sughero con un ricco corteggio floristico.
PAESAGGIO
Il paesaggio urbano di Buseto Palizzolo è strettamente connesso con la campagna con cui si relaziona percorrendo le vie principali da valle a monte. Possiede l’anima della città giardino con verde diffuso davanti alle abitazioni, senza una vera e propria gerarchia, con strade curvilinee che connettono le varie frazioni. L’estetica enfatizza unilateralmente pochi aspetti o esigenze di una vera città: in particolare la piacevolezza di un verde diffuso lontano dalle costrizioni di un vero e proprio centro con un disegno urbano piacevole e a misura d’uomo in cui volutamente non appare la complessità della città. Così Buseto Palizzolo si svolge nella sua campagna immersa tra gli uliveti, i vigneti, i frutteti e i campi di grano e di melone in estate che le fanno da cornice . Dal suo piccolo, ma curato, giardino pubblico, si percepisce il fascino di questo singolare paesaggio urbano.
STORIA
Buseto Palizzolo è comune autonomo dal 1950, essendosi staccato da Monte San Giuliano, odierna Erice, di cui rappresentava la zona più fertile. L’origine del nome deriva probabilmente dall’arabo Busith, termine che appare per la prima volta, associato a Casale, in un documento del 1241. L’aggiunta di Palizzolo, avvenuta forse alla metà dell’Ottocento, si deve al nome della famiglia di origine normanna, presente sul monte San Giuliano già dal XV secolo, che praticò un’influente egemonia sul territorio, per molti secoli.
L’odierna cittadina è costituita da un vivace centro urbano e dalle frazioni di Badia, Battaglia, Pianoneve, Bruca, Tangi e Blandano.
Ha sempre avuto vocazione agricola ed ancora oggi l’economia si basa prevalentemente sull’agricoltura. Significativo è lo stemma del Comune, con un tronco di ulivo al quale si attorciglia una pianta di vite, accompagnata da una spiga di grano.
NATURA
A soli 11 Km da Buseto Palizzolo si trova il bosco di Scorace, Sito di Importanza Comunitaria (SIC) per la biodiversità delle specie animali e vegetati. Si estende su 750 ettari e conserva un lembo residuo di bosco storico di sugheri Quercus suber che rappresenta una nicchia ecologica di straordinario valore botanico. Il bosco, il cui nome deriva dal termine di origine bizantina Arcu d’Aci, riferito prima ad un casale arabo e poi ad una baronia, era composto in origine esclusivamente da querce da sughero, la maggior parte delle quali sono state abbattute nel periodo post bellico: successivamente ad opera del Corpo Forestale è stata intrapresa l’opera di rimboschimento privilegiando l’impianto di conifere. In questo habitat incontaminato, vive una ricca fauna tra cui i cinghiali che popolano la parte più fitta di alberi, i conigli, le lepri, gli istrici e piccoli roditori che si trovano nelle zone più alte. Nella parte est, dove le querce sono prevalenti, il sottobosco è rigoglioso e vi abbonda il Cisto. Altri tipi di arbusti presenti nel bosco sono: il corbezzolo, il mirtillo, il prugnolo, il biancospino, le ginestre, il pungitopo, il mirto. Vi si trovano anche particolari specie di funghi, come l’Amanita caesareo, dai Romani chiamato cibo degli Dei per la sua prelibatezza. Attraverso i sentieri, curati come tutta l’area boschiva dal Corpo Forestale, si arriva alle aree attrezzate con panche e tavoli rustici, punti di cottura, scivoli e altalene per i bambini ed anche al laghetto collinare. Dalla cima della collina, alta metri 646 s.l.m. si gode un panorama suggestivo su Bruca, frazione di Buseto Palizzolo, sul sito archeologico di Segesta con il teatro ed il tempio e sui monti Inici, Sparagio e Montagna Grande, nonché sul Golfo di Castellammare.
MONUMENTI
Le strutture fortificate dei bagli caratterizzano il paesaggio agrario busetano: sono costruiti in posizione dominante in modo da poter controllare i terreni circostanti e le diverse fasi dei lavori agricoli. L’elemento principale è il cortile interno, in arabo bahal, dal cui termine deriva probabilmente la denominazione baglio, e attorno al quale si articolano gli ambienti abitativi, le stalle, i magazzini. Appositi spazi erano destinati alla pigiatura dell’uva (palmentu) o alla spremitura delle olive (trappitu). Il corpo più elevato era la dimora del proprietario che vi soggiornava stagionalmente. Per fascino e posizione i più significativi sono i bagli Bombolone, Coppola, Fontana, Murfi, Ragaleo.
Nel centro urbano è situata la chiesa Madre, dedicata a Maria SS. Del Carmelo, sorta alla fine del XVII secolo come chiesetta campestre e ingrandita nel secolo successivo.
TRADIZIONI
Rilevante è il patrimonio di letteratura popolare, caratterizzata oltre che dalla poesia dialettale, da una molteplicità di proverbi che riguardano la vita nei campi, la saggezza o l’arguzia contadina, il calendario e la meteorologia. Non mancano le filastrocche, le nenie, le preghiere, le ninne nanne, i vari modi di dire, accompagnati da superstizioni, credenze popolari e locuzioni dialettali. Suggestivo è il canto del contadino nell’aia, per incitare gli animali, con le invocazioni a Gesù Maria e Giuseppi… e a tutti li Santi di lu Pararisu: lo si può ascoltare durante la manifestazione Natura…lmente a Tangi, che si tiene nella frazione omonima, e che rievoca le fasi della raccolta del grano senza l’ausilio di mezzi meccanici.
La sera del 18 marzo, vigilia della festa di San Giuseppe, è tradizione accendere un falò, detto luminaria, come rito propiziatorio.
PRODUZIONI TIPICHE
A Buseto opera da oltre cinquant’anni un’azienda che oggi produce 75.000 biciclette annue, ed è tra le prime dieci nazionali nel settore e la prima nel centro-Sud Italia per qualità, innovazione e varietà dell’offerta: dalla bici da corsa, alla mountain bike, dalla bicicletta per bambini a quella da passeggio o da trekking. La produzione occupa una posizione di rilievo nel panorama ciclistico italiano ed il 50% è destinato all’esportazione: i vari modelli vengono costruiti abbinando tecnologie avanzate a metodi artigianali.
Un’altra qualificata azienda produce forni a legna, mentre un laboratorio artigianale mantiene in vita l’antica arte ericina di tessitura dei tappeti, il cui prodotto tipico è la tappita, tappeto popolare ottenuto con strisce di stoffa colorata. La trama degli odierni tappeti è caratterizzata da figure geometriche dai colori vivaci.
ENOGASTRONOMIA
Alla rinomata produzione di vini Erice DOC, si associano una buona gastronomia, dai sapori forti, e ottimi formaggi. Un affermato biscottificio produce biscotti e dolci che distribuisce in tutta Italia.
E’ probabile che nell’agro busetano abbiano avuto origine i busiati, tipica pasta fatta a mano con il buso, stelo dell’Ampelodesmo utilizzato per attorcigliare, con un movimento della mano, listelli di pasta fresca, in modo da formare dei riccioli: sono ottime con il pesto alla trapanese – olio, pomodoro,aglio e basilico - con il ragù di castrato o di cinghiale. Tipici sono inoltre il couscous in versione contadina, condito con brodo di carne di maiale, e i babbaluci a ghiotta , lumache cotte in un sughetto di aglio e pomodoro. Vera prelibatezza sono poi i funghi del bosco di Scorace, tra cui i porcini neri. Un pane tradizionale è quello che si fa a Natale, con caratteristici intagli.
MUSEI SCIENZA DIDATTICA
Memoria storica della città è il Museo della Civiltà locale che custodisce un interessante patrimonio di manufatti, strumenti da lavoro, oggetti di uso quotidiano che consentono di esplorare l’identità culturale del paese attraverso un viaggio nella cultura materiale dei ceti popolari. Il Museo ha sede in un unico salone del Baglio Maranzano, l’antico casale Busith, forse appartenuto alla famiglia Palizzolo; presso la locale Scuola Media Alessandro Manzoni, per iniziativa della quale è nata la raccolta dei materiali, è inoltre visitabile una sezione didattica, organizzata con una parte degli oggetti ivi rimasti. Attrezzi e strumenti, dalle forme e dai nomi ormai quasi sconosciuti, che se letti, o meglio ancora pronunziati in dialetto, risultano più incisivi del significato italiano, sono esposti per aree tematiche, in piccoli settori: uno di essi è inoltre dedicato alla ricostruzione di ambienti domestici, tutti arredati all’insegna della semplicità e della tradizione, con mobilio e oggetti autentici, donati da famiglie busetane.
Con gli occhi della fantasia si può assistere all’aratura dei campi, alla mietitura, ma anche alla preparazione del pane, alla costruzione di una botte, ormai malinconico e segreto retaggio di pochi, al lavoro del maniscalco o del ciabattino.
La Biblioteca Comunale rappresenta un importante polo culturale, non solo per Buseto ma anche per l’interland trapanese: raccoglie circa 7000 volumi oltre a riviste, periodici e supporti multimediali, e vi si svolgono numerose manifestazioni tra cui premiazioni di concorsi letterari e di pittura, presentazioni di volumi.
Un’attiva associazione di Lettere Arti e Sport promuove iniziative di carattere culturale come mostre, concorsi ed estemporanee di pittura, da cui provengono le opere esposte nella Pinacoteca Comunale .
RELIGIONE RICORDI LEGAMI
Il 16 luglio, festa della patrona, la Madonna del Carmelo, si svolge una suggestiva processione, preceduta da una fiaccolata notturna e da fedeli che con canti e preghiere, creano una atmosfera di profondo misticismo. Il simulacro della Madonna, venerato nella chiesa Madre, viene portato a spalla da alcuni giovani, su di una artistica vara, e accompagnato dalla banda musicale.
Nella settimana precedente il Natale, lo spazio esterno dell’Istituto Comprensivo A. Manzoni fa da scenografica cornice al suggestivo Presepe Vivente organizzato dallo stesso Istituto.
Un’antica Confraternita, dedicata al SS. Crocefisso e sorta nel 1864, rivive dal 2006, inglobando il comitato organizzatore della Via Crucis con quadri viventi che si svolge la Domenica delle Palme.
All’imbrunire del Venerdì Santo, in un mistico silenzio, sfila per le vie cittadine il SS. Crocefisso, accompagnato da un corteo di fedeli in preghiera.
SVAGO SPORT E TEMPO LIBERO
La città dispone di un campo sportivo comunale, utilizzato da diverse associazioni che, durante tutto l’arco dell’anno, promuovono diverse discipline, e in particolar modo calcio, calcio a cinque e atletica. Esiste anche una palestra pubblica, presso l’Istituto Comprensivo A. Manzoni, della quale, nelle ore extrascolastiche, usufruiscono varie associazioni per la pratica di pallavolo, pallacanestro ed anche ballo. Tre palestre private promuovono sport individuali e di gruppo: ginnastica, aerobica, judo, tennis da tavolo e danza; in altrettante piscine private vengono organizzati anche corsi di nuoto.
Frequenti sono gli appuntamenti sportivi come tornei di calcio e di pallavolo, gare podistiche e raduni.
All’interno del Bosco Scorace i sentieri naturalistici, le aree attrezzate con panche, tavoli, punti cottura e giochi per bambini, consentono rilassanti passeggiate e piacevoli soste.
EVENTI E MANIFESTAZIONI
La Domenica delle Palme si svolge a Buseto una suggestiva Via Crucis con sedici quadri statici di personaggi viventi, composti su scenografici carri che sfilano per la città. Unica nel suo genere, la sacra rappresentazione della passione, morte e resurrezione di Gesù, viene ogni anno riproposta in forma sempre più accurata, attraverso un attento lavoro di ricerca e studio delle fonti evangeliche e storiografiche.
Nella frazione di Tangi, a fine giugno - inizi di luglio, Natura..lmente a Tangi riscopre e valorizza l’antica civiltà rurale, rievocando la fase della mietitura e della raccolta del grano .
In estate, la mostra mercato Buseto produce propone i prodotti tipici locali, tra spettacoli e degustazioni. Altro appuntamento, la vigilia di ferragosto presso la piazza di Battaglia, è la spaghettata al pesto trapanese, accompagnata da salsiccia arrostita, vino e melone giallo locale.
Le bellezze di Buseto Palizzolo
BAGLIO BOMBOLONE
Le strutture fortificate dei bagli caratterizzano il paesaggio agrario busetano: sono costruiti...
BAGLIO RAGOLEO
I bagli caratterizzano il paesaggio agrario busetano, elemento principale è il cortile...
BAGLIO ANCONA
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SAGRA DELLA PASTA CU L'AGGHIA E SASIZZA ARRUSTUTA
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CAMPO SPORTIVO COMUNALE
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BOSCO SCORACE (D'ARCUDACI)
Sito di Importanza Comunitaria (SIC) per la biodiversità delle specie animali e...
BABBALUCI E BABBALUCEDDI A GHIOTTA
Lumache cotte in un sughetto di aglio e pomodoro.
SCULTURE DENTRO LA VILLA COMUNALE
Diverse opere in marmo botticino di Custonaci di artisti contemporanei tra cui Mariano...
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